IL PERCORSO E LA TECNICA
Il percorso artistico di Fabrizio Bergamo nasce dalla riscoperta di tecniche usate alle origini dell’arte fotografica. L’artista lavora con la tecnica stenopeica, la pinhole digital art, grazie alla quale l’immagine passa attraverso diversi stadi di elaborazione e vede la luce senza alcun tipo di intervento invasivo. Persone e oggetti vengono così ritratti utilizzando la povertà artigianale della tecnica stenopeica, ma l’opera finale prende vita attraverso la stampa in digigraphie. Ha esposto alla Biennale Arte, Venezia 2011, e alla Biennale Arte Padiglione Italia, Torino 2012. Ha fatto diverse mostre, tra cui: BLUES FOR HAITI, Università Bocconi, Milano 2010; SANTI, Galleria HQHeadquarter, Milano 2011; PICS (collettiva), Galleria HQ-Headquarter, Milano 2011; PICS 2 (collettiva), Galleria HQ-Headquarter, Milano 2012; VOLTI, Antico Oratorio della Passione, Basilica di s. Ambrogio, Milano 2013; GRANDE MAGIA (collettiva), Galleria DFA, Milano 2013.